Tasse aeroportuali: diritto del passeggero a indennizzo, rimborso e risarcimento danni in caso di ritardo aereo – avvocato
I contributi e le tasse aeroportuali sono distinti dal prezzo del tragitto sul biglietto aereo e si trovano nella rubrica taxes/fees/charges e sono ripartite in diversi codici:
– YQ corrisponde al codice unico per i costi di sicurezza, assicurazione e l’addizionale Fuel Surcharge che viene applicata quando si riscontra un eccessivo e imprevisto aumento del costo del carburante. Gli importi mutano da euro 32,00 a 70,00 a viaggio;
– IT corrisponde ai diritti di imbarco, cioè i costi che la compagnia aerea corrisponde al gestore dei servizi aeroportuali solo nel caso che i passeggeri ne fruiscano, come procedura di check in, imbarco dei bagagli e dei passeggeri. Gli importi differiscono a seconda dell’aeroporto interessato e della distanza della tratta, variando da euro 2,46 a 8,15 euro;
– VT riguarda il corrispettivo per la sicurezza del passeggero e del bagaglio a mano che ammonta ad euro 1,81;
– EX riguarda il corrispettivo per il controllo dei bagagli da stiva che differisce a seconda dell’aeroporto interessato, variando da euro 1,10 a 3,77 euro;
– MJ riguarda il corrispettivo dovuto per l’assistenza ai passeggeri disabili o a mobilità ridotta;
– FN corrisponde all’IVA sui diritti aeroportuali;
– XT riguarda tutte le voci di spesa relative alle tasse quando lo spazio non permette un elenco più minuzioso;
– YR riguarda il corrispettivo dovuto per la vendita del biglietto, che differisce a seconda delle modalità prescelte e del canale utilizzato (sito web, agenzia viaggi);
– HB riguarda l’addizionale di competenza comunale di euro 4,50.
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